IDENTITA’ MIGRANTI
I’M MED
FONDO ASILO, MIGRAZIONE E INTEGRAZIONE 2014 – 2020 – Obiettivo specifico 2 integrazione/Migrazione legale – Obiettivo Nazionale 3 Capacity building.
PROG-3484 “Porte d’Europa 2020/2021””


DESCRIZIONE
Aumentare le attività formative e la crescita del Museo della Fiducia e del Dialogo del Mediterraneo.
OBIETTIVO
L’obiettivo del progetto è l’aumento delle attività formative e la crescita del Museo della Fiducia e del Dialogo del Mediterraneo. Le iniziative sono legate al tema dell’inclusione, con particolare riferimento al tema dell’accoglienza e del rispetto nei confronti dei migranti. Un focus specifico sulle attività di formazione, di cittadinanza attiva e partecipativa, di educazione civica e di ricerca che coinvolgono gli studenti in itinerari finalizzati al tema delle migrazioni e dell’inclusione all’interno del contesto scolastico e di quello associativo.
BENEFICIARI
Il progetto ha visto coinvolti gli studenti e le studentesse dell’Istituto L. Pirandello di Lampedusa e i visitatori e le visitatrici del Museo della Fiducia e del Dialogo per il Mediterraneo.
ATTIVITÀ
IMPLEMENTARE OFFERTA FORMATIVA ED ESPOSITIVA DEL MUSEO DELLA FIDUCIA E DEL DIALOGO PER IL MEDITERRANEO
L’apertura del Museo è stata garantita dal personale contrattato dal Comitato 3 ottobre tutti i giorni dal lunedì al sabato dalle ore 18.00 alle 23.30.
Inoltre, in occasione della Giornata della Memoria e dell’Accoglienza a Lampedusa dal 30 settembre al 3 ottobre 2021, gli alunni delle scuole sono stati coinvolti in attività laboratoriali e davanti al Museo è stato allestito un palco per la realizzazione di vari eventi legati alla manifestazione in memoria delle vittime dei naufragi. Agli eventi e rappresentazioni dal 30/09/2022 al 3/10/2022 hanno partecipato un totale di 1.500 persone, tra cui 3 componenti della Commissione Europea.
Al fine di implementare l’offerta formativa ed espositiva museale oltre che a favorire un maggiore interesse verso le nuove generazioni, l’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra, all’interno del Museo del Dialogo e della Fiducia di Lampedusa, ha realizzato una sala multimediale che mira a raccontare il viaggio del migrante, utilizzando tecnologie che realizzano un’esperienza di visita immersiva: il visitatore viene catapultato nella realtà del lungo e pericoloso viaggio che compie un migrante prima di raggiungere il Mediterraneo e molto spesso sbarcare a Lampedusa.
Per accedere alla sala si passa da un corridoio, il quale anticipa la narrazione attraverso una light box graficizzata e con una illuminazione temporizzata e da un audio narrativo: il viaggio del migrante viene raccontato geograficamente mostrando i paesi di provenienza, le rotte via terra e via mare e i percorsi trovano una rappresentazione grafica, grazie all’illuminazione dinamica che sottolinea le tappe affrontate.
Tre voci si alternano per raccontare tre diversi tipi di migrazioni, da paesi e per ragioni diverse.
Nella saletta, invece, la multiproiezione su due pareti propone immagini reali, nessuna ricostruzione, per sottolineare la drammaticità dei singoli racconti, con una colonna sonora molto emozionante. Le scene raccontano la parte finale del viaggio del migrante, attraverso il mare e la drammatica esperienza del naufragio.


DIBATTITI
Il 9/03/2022 presso l’Istituto Pirandello di Lampedusa, nell’ambito delle attività volte ad affrontare il tema dei fenomeni migratori e dei conflitti, soprattutto nelle aree urbane, è stato organizzato un workshop/dibattito sulla recente guerra scoppiata in Ucraina in seguito all’invasione russa e sull’imponente esodo che ne è generato.
L’iniziativa dal titolo “La guerra in Ucraina cambierà le politiche migratorie in Europa?” ha visto la partecipazione di Ada Ugo Abara, presidente di Arising Africans, Veronica Fernandes, giornalista Rainews24 e Barbara Schiavulli, inviata di guerra e direttrice di Radio Bullets. All’evento hanno partecipato un totale di 60 persone.
MOSTRE FOTOGRAFICHE
Il 20 giugno 2022, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, è stata allestita e inaugurata all’interno del Museo una mostra fotografica dal titolo “Oltre quel confine c’è la mia casa”. Una mostra permanente composta da 15 pannelli (formato 60×90) con didascalie in italiano e in inglese con lo scopo di sensibilizzare su una delle crisi umanitarie più dimenticate sia dalla politica internazionale sia dai media, la situazione della popolazione Rohingya.
In occasione dell’inaugurazione erano presenti sia il fotografo Shafiur Rahman sia Francesco Della Puppa, docente universitario dell’Università ca’ Foscari di Venezia ed esperto di temi legati ai fenomeni migratori.


FORMAZIONE
Con l’intento di favorire una maggiore partecipazione giovanile, fornendo nel contempo ai giovani studenti delle competenze professionali spendibili sul mercato del lavoro, in collaborazione con le scuole coinvolte è stato realizzato un corso di formazione scuola/lavoro di 38 ore in ambito museale per 37 studenti (18 femmine e 19 maschi) delle classi IV e V dell’Istituto Tecnico indirizzo Turismo Liceo Scientifico e I.P.S.E.O.A.
Il corso, realizzato all’interno del Museo dell’Accoglienza e del Dialogo di Lampedusa, ha avuto il patrocinio della Simbdea (Societa’ Italiana per la Museografia e i Beni Demoetnoantropologici).
EVENTI
Con l’intento di favorire una maggiore partecipazione giovanile, fornendo nel contempo ai giovani studenti delle competenze professionali spendibili sul mercato del lavoro, in collaborazione con le scuole coinvolte è stato realizzato un corso di formazione scuola/lavoro di 38 ore in ambito museale per 37 studenti (18 femmine e 19 maschi) delle classi IV e V dell’Istituto Tecnico indirizzo Turismo Liceo Scientifico e I.P.S.E.O.A. Il corso, realizzato all’interno del Museo dell’Accoglienza e del Dialogo di Lampedusa, ha avuto il patrocinio della Simbdea (Societa’ Italiana per la Museografia e i Beni Demoetnoantropologici).

MUSEO DELLA FIDUCIA
E DEL DIALOGO PER IL MEDITERRANEO
Il Comitato Tre ottobre, insieme al Comune di Lampedusa e Linosa e a First Social Life, è promotore della nascita del “Museo della fiducia e del dialogo per il Mediterraneo”, inaugurato a Lampedusa il 3 giugno 2076 alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Matta rella.
Nel 2076, capofila del progetto sono gli Uffizi di Firenze e il Bardo di Tunisi, che mettono a disposizione diverse opere tra cui “L’amorino dormiente” di Caravaggio.
VITE SENZA NOME
Riconoscimento e identificazione delle vittime dei naufragi
Il Comitato 3 ottobre è impegnato regolarmente nel tentativo di dare un nome alle numerose vittime delle stragi in mare. Attualmente in Italia ci sono migliaia di persone migranti morte in mare ancora senza un nome.
Questa attività avviene grazie un Protocollo siglato tra il Comitato 3 ottobre, il Commissario Straordinario per le Persone Scomparse e l’Istituto Labanof. Il laboratorio di antropologia e odontologia forense (Labanof) dell’Istituto di medicina legale della Statale di Milano, guidato dal medico legale Prof.ssa Cristina Cattaneo.
Per saperne di più: https://www.comitatotreottobre.it/progetto-dna/